La Casta vota in segreto per Gomorra

Ancora una volta la politica protegge i suoi esponenti più a rischio. La richiesta di autorizzazione all'utilizzo delle intercettazioni telefoniche contro il deputato del PdL di Casal di Principe Nicola Cosentino è stata rigettata. I giudici di Napoli dovranno giudicare il cordinatore del Pdl della Campania per concorso esterno in associazione camorristica senza poter usare contro di lui le 46 telefonate con gli uomini della camorra. Ma il voto segreto richiesto dal Pdl e concesso dal presidente Gianfranco Fini ha riservato qualche sorpresa: in 308 hanno votato a favore dell'ex sottosegretario. Siamo quindi lontani dai 316 deputati che garantirebbero la maggioranza assoluta su tutti i provvedimenti. Il Pdl butta acqua sul fuoco e dice che, contando le assenze, ha i numeri per andare avanti. Nella votazione di oggi, però, ci sono almeno 11 esponenti dell'opposizione o dei finiani che hanno fatto un favore al Popolo della libertà contravvenendo alle indicazioni di voto dei capigruppo. L'aritmetica, per ora, non condanna il governo. Ma, franchi tiratori a parte, Berlusconi non può giurare di stare davvero tranquillo.

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