I pendolari di tutta Italia in marcia su Roma per salvare il trasporto pubblico

I pesanti tagli ai finanziamenti per l’erogazione di servizi ai cittadini, previsti con la manovra economica approvata dal Parlamento nel luglio scorso (Legge 122 del 30 luglio 2010), avranno quale conseguenza una forte riduzione dei servizi di trasporto pubblico di ogni genere (ferrovie locali, bus, tram, filobus e metropolitane) e l’adozione, da parte delle Regioni, di pesanti adeguamenti tariffari.

Anche a causa dell’assenza di precise indicazioni politiche, centrali e locali, miranti al recupero di nuove risorse da destinare al funzionamento del trasporto pubblico, in queste settimane gli assessorati Regionali preposti e le Aziende di Trasposrto pubblico locale (TPL) stanno lavorando su ipotesi basate esclusivamente su pesanti aumenti tariffari e tagli ai servizi. Tuttavia, la ricaduta negativa dei tagli di risorse è tale che, ad esempio, in Lombardia non sarebbe neppure lontanamente sufficiente un incremento delle tariffe del 50% per colmare il buco nel bilancio delle Aziende di TPL. Non è pertanto irrealistico ritenere che, in questa situazione, il doppio effetto di aumento dei costi di produzione unitari e di diminuzione della domanda di trasporto innescherebbe una spirale tale da portare al fallimento molte aziende di trasporto pubblico, con la conseguente soppressione di servizi essenziali per milioni di cittadini. Ciò senza contare l’incremento dei costi sociali e dei costi sanitari a causa di maggiore inquinamento, congestione e incidentalità stradale con il relativo contributo anche in termini di vite umane, nonché l’impatto drammatico sui bilanci familiari e il danno economico per l’impossibilità per migliaia di pendolari di recarsi sul luogo di lavoro e di studio.
Adesso è dunque quanto mai importante che tutti i pendolari italiani uniscano la loro voce di protesta e formino un gruppo di pressione sociale e politico perché i nostri governanti, a livello nazionale e locale, si impegnino a reperire le risorse necessarie per evitare il tracollo di un servizio pubblico essenziale e salvaguardare i bilanci familiari dei pendolari. Per i motivi sopra esposti, insieme ai comitati e alle associazioni di pendolari presenti sul territorio nazionale e con la collaborazione dell’onorevole Scilipoti, che ha aderito concretamente al nostro appello fornendo il necessario supporto organizzativo, abbiamo stata indetta una

ASSEMBLEA NAZIONALE DEI PENDOLARI
22 settembre 2010
dalle ore 11,00 alle ore 14,00
presso Palazzo Marini, Sala Poli
Piazza S. Claudio 166, ROMA

L'iniziativa è politicamente indipendente e finalizzata a chiedere e proporre a chi ci governa, con il supporto di adeguate iniziative di mobilitazione, alternative al disastro che si prefigura per milioni di cittadini e per la sopravvivenza dello stesso trasporto pubblico. Chi fosse interessato, di qualunque regione italiana, e ritiene di poter partecipare o intende comunque manifestare l'adesione all'iniziativa, può prendere contatto con gli organizzatori all'indirizzo cpfl@libero.it.

Coordinamento dei Comitati Pendolari della Lombardia

Commenti

  1. Ma come! questo governo non ha aumentato niente!ha solo messo i comuni in condizioni di aumentare le tariffe. i cattivi sono loro non il nano

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