Bombe a grappolo vietate dall'Onu, ma l'Italia non ci sta e non ratifica l'accordo

Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha salutato con soddisfazione l'entrata in vigore domenica 1/o agosto della Convenzione di Oslo che mette al bando le bombe a grappolo (cluster bombs): «Un grande progresso», ha detto, per liberare il mondo da quelle che ha definito «armi ignobili». La Convenzione è stata ratificata a Oslo nel dicembre 2008 da 30 paesi ed è stata finora sottoscritta da 107 paesi.
Il documento proibisce l'impiego, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento di armi a submunizioni, ovvero bombe che contengono all'interno decine di piccoli ordigni che si spargono sul terreno dopo l'impatto. La Convenzione di Oslo è stata firmata da Gran Bretagna, Germania e Francia, ma non da Stati Uniti, Cina, Russia e Israele. «Sono felicissimo che la Convenzione sulle armi a submunizioni entri in vigore il 1/o agosto 2010 - ha detto Ban Ki-moon -. Questo nuovo strumento è un grande progresso verso il disarmo mondiale e ci aiuterà a lottare contro l'estrema insicurezza e le sofferenze causate da queste armi terribili, in particolare ai civili a ai bambini».
Molti dei piccoli ordigni liberati dalle cluster bombs non esplodono e rimangono sul terreno, rappresentando una minaccia costante per chiunque li tocchi o li calpesti accidentalmente.
«Desidero esprimere vivo compiacimento per l'entrata in vigore, proprio oggi, della Convenzione sul bando delle munizioni a grappolo che provocano danni inaccettabili ai civili. Il mio primo pensiero va alle numerose vittime che hanno sofferto e continuano a soffrire gravi danni fisici e morali, fino alla perdita della vita, a causa di questi insidiosi ordigni, la cui presenza sul terreno spesso ostacola a lungo la ripresa delle attività quotidiane di intere comunità». Lo ha detto Papa Benedetto XVI dopo l'Angelus da Castel Gandolfo.
«Con l'entrata in vigore della nuova Convenzione, alla cui adesione esorto tutti gli Stati - ha continuato il Papa - la Comunità internazionale ha dimostrato saggezza, lungimiranza e capacità nel perseguire un risultato significativo nel campo del disarmo e del diritto umanitario internazionale». «Il mio auspicio e incoraggiamento è che si continui con sempre maggior vigore su questa strada, per la difesa della dignità e della vita umana, per la promozione dello sviluppo umano integrale, per lo stabilimento di un ordine internazionale pacifico e per la realizzazione del bene comune di tutte le persone e di tutti i popoli», ha concluso.
«L'Italia continua purtroppo a distinguersi per non aver ancora ratificato la Convenzione sulle Munizioni Cluster per la messa al bando delle micidiali 'bombe a grappolò, che entrerà in vigore a fine 2010. Sarebbe inaccettabile se il motivo di questa mancata ratificata fosse da ricercare, come sospettano le associazioni che promuovono la 'Campagna italiana contro le minè, nell'esigenza del Ministero della Difesa circa uno stanziamento per sostituire le armi messe al bando». Lo dichiarano i senatori del Pd Della Seta, Ferrante, Amati, Di Giovan Paolo, Nerozzi e Soliani, che, sul tema, hanno presentato un'interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio e ai ministri degli Esteri e della Difesa.

Commenti

  1. Che l'ITALIA firmi il trattato di OSLO sulla
    eliminazione totale delle bombe al grappolo e
    metterle al bando definitivamente,sarebbe un segno onorevole nei confronti di tutti gli stati
    del mondo e sarebbe cosa gradita da tutti gli ITALIANI ONESTI,SAREBBE ORA di smetterla con armi non convenzionali,il trattato è serio e siccome
    in precedenza lo abbiamo approvato ora si rispetti ciò che in precedenza approvammo,sul trattato pena la nostra incazzatura contro qualunque Governo che esso sia di destra o di sinistra quindi vi invitiamo al rispetto degli
    accordi presi.
    un invito al nostro PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
    a far rispettare quanto sopra descritto.
    almeno su questo siamo d'accordo.

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  2. Un'altra presa di posizione vergognosa di questo governo

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