La via tedesca per uscire dal debito pubblico

In Germagna maxi manovra da 80 milioni di euro in cinque anni, con tagli alle spese belliche, blocco del turnover e tasse alle banche, ma senza colpire cultura, istruzione e ricerca

La Finanziaria tedesca sarà può dura e rigorosa di quella italiana. In Germania, dove pure sono messi meglio, la Manovra sarà di 80 miliardi di ero da qui fino al 2014.; 11,1 miliardi i tagli nel 2011, 17,1 nel 2012, 25,7 nel 2013 e l‘apice di 32,4 per il 2014. Ma i teutonici hanno deciso di salvaguardare istruzione, cultura e ricerca, che rimarranno immuni dalla sforbiciata. Interverranno con la riduzione dei posti pubblici, 15 mila in meno mediante il blocco del turnover e una bella sforbiciata alla difesa con un calo degli effettivi di 40 mila unità. Nel Belpaese invece gli stanziamenti bellici non sono mai aumentati tanto da quando al ministero c’è Ignazio La Russa. Nessun licenziamento quindi e nessuna ipoteca sullo sviluppo futuro. Poi hanno deciso di tassare gli istituti bancari a cui di fatto è stato domandato di rendere quanto dato dal Governo teutonico per superare la crisi: adesso che il peggio della crisi finanziaria è passato e gli speculatori sono tornati all’opera è giusto che le banche paghino il dovuto. Niente aumento invece della tassazione. Nota dolente però per il pubblico impiego con la proposta di bloccare la tredicesima per quest’anno.

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