Questa sinistra nelle mani di intellettualoidi politicamente imbecilli
Pensavo di smetterla di insistere in questa polemica sulla Sindone. Tutto è nato perché MicroMega (clicca sul testo evidenziato per accedere al sito internet), che si dice di sinistra - ma non si sa quale - con il dente avvelenato da pregiudizi secolari l’ha presa di mira con articoli e promuovendo libri astiosi e ridicoli. Deve essere proprio un pezzo di stoffa del tutto eccezionale se è riuscito a far incazzare così tanta gente da toglierle il sonno. E che sia del tutto eccezionale lo prova una serie interminabile di studi medici e scientifici, condotti anche con tecniche raffinatissime.
Sì, c’è gente che, per partito preso, anche con l’intento di distruggere la Chiesa tiene chiusi gli occhi, sparando una infinità di cazzate che ricordano certi momenti bui in cui si voleva negare perfino l’esistenza del sole. L’oscurantismo non ha colpito solo una certa gerarchia della Chiesa, ma anche l’anti-Chiesa.
Diciamo subito una cosa. La Sindone rimane ancora un enigma, ed è per questo che emana un fascino irresistibile. Fa discutere gli scienziati, perciò non si tratta di una questione banale. Risolvere sbrigativamente l’enigma come fanno certi anticlericali incalliti è ridicolo e per nulla serio. Occorre perciò rispetto e obiettività. Non si può, come si usa ancora oggi, limitarsi a quattro opinioni, per di più buttate lì con tale saccenteria da suscitare comprensibili reazioni anche nervose. Ma la mia è più che una reazione: è la ribellione a subire una distorsione della verità che proviene da un animo malato.
E qui inserisco un’altra osservazione. Tutti sanno come la penso in fatto di religione. Da anni sostengo che il cristianesimo non è una religione. Da anni metto in guardia dalla religione, una prigione che blocca la verità. Da anni lotto contro la struttura, in particolare contro la Chiesa quando si fa struttura. Da anni metto in dubbio anche i dogmi della Chiesa. Mi piacciono i dubbi quando servono per crescere, in ricerca della verità. Amo i teologi protestanti, i più dissidenti. Mi piacciono scrittori e filosofi fuori di ogni schema. Continuo? Ultimamente ho preso chiare posizioni sulla morale cattolica e sul fine-vita, non in linea con il Vaticano. Ho una forte simpatia per il marxismo. Sono di Sinistra estrema, quella evangelica. Odio il capitalismo e combatto ferocemente chi lo sostiene. Starei per dire che “odio” Berlusconi, dal momento che è difficile distinguere in lui l’errore dall’errante. Vorrei distruggere la Lega, buttando i leghisti fuori di chiesa. Continuo? Parlo di radicalità, in tutti i sensi. Una radicalità che parte, come credente, dal Cristo evangelico. Radicalità come essenzialità, come essere, come gratuità.
Amo dire la verità, anche a costo di tirarmi addosso le ire dei nemici e il disappunto dei cosiddetti amici. Più si proclama la verità, e più si è soli. Se volessi puntare a fare il leader, sceglierei la via della diplomazia. Ma non m’importa. Anzi, rifuggo dal protagonismo popolare. Forse amo il protagonismo del solitario.
Detto tutto questo, non è ridicolo sentirmi dire che sono bigotto, credulone, papista, baciapile, solo per il fatto che mi metto contro un becero anticlericalismo che si diverte a farsi osannare da una cricca di devoti che hanno sostituito il papa con un fantoccio di ben peggiore fattura?
Ho detto la mia sulla Sindone, e l’ho detta anche in modo forte (clicca sul testo evidenziato per leggere il precedente intervento), perché ho notato una veemenza anticlericale tale da sentirmi costretto a scegliere: se prima sopportavo, forse illuso dalla bontà della causa politica di Micromega, ora non più, perché metto in dubbio la stessa causa politica che, se mi accomuna sull’anti-berlusconismo, non mi convince sull’Ideale della Sinistra da contrapporvi. Una Sinistra, del resto, senza idee: sopravvive o vegeta, in attesa del messia. Ma il messia verrà quando si preparerà il campo con una grande cultura che non consiste nel nozionismo degli imbecilli intellettualoidi di sinistra di oggi, ma in quella Intellighentia di ampio respiro cosmico che ha dato origine a grandi movimenti di massa popolare.
Oggi il berlusconismo ha creato il vuoto anche nell’anti-berlusconismo. Non si costruisce una vera Sinistra sul vuoto, e il vuoto lo si vede appena si tolgono le apparenze di questa attuale sinistra, nelle mani di gente sbagliata, incapace di vedere al di là di pregiudizi religiosi che bloccano qualsiasi vero dialogo umano.
Da tempo affermo che i valori non sono né laicisti né religiosi. Sono valori, e basta. Le etichette fanno male alla verità. Togliamoci di dosso ogni pregiudizio ideologico e religioso. Apriamoci all’Umanità e all’Universo.
Tornando alla Sindone, non capisco tutto l’odio verso un lenzuolo che, ripeto, sta mettendo in crisi la scienza, per le sue peculiari caratteristiche. Perché non rispettare gli studi seri che si stanno facendo, senza entrare nelle solite sterili e stupide polemiche pro o contro la scienza, pro o contro la religione? Se posso, mi permetto di esprimere una sensazione: la Sindone non è solo un enigma che mi affascina, sono convinto che essa metterà a dura prova la scienza e, in particolare, l’imbecillità di quella massa di anticlericali ottusi che sono pronti a gridare all’oscurantismo e non si accorgono di essere più fondamentalisti dei forcaioli al tempo della grande Inquisizione cattolica.
Sì, c’è gente che, per partito preso, anche con l’intento di distruggere la Chiesa tiene chiusi gli occhi, sparando una infinità di cazzate che ricordano certi momenti bui in cui si voleva negare perfino l’esistenza del sole. L’oscurantismo non ha colpito solo una certa gerarchia della Chiesa, ma anche l’anti-Chiesa.
Diciamo subito una cosa. La Sindone rimane ancora un enigma, ed è per questo che emana un fascino irresistibile. Fa discutere gli scienziati, perciò non si tratta di una questione banale. Risolvere sbrigativamente l’enigma come fanno certi anticlericali incalliti è ridicolo e per nulla serio. Occorre perciò rispetto e obiettività. Non si può, come si usa ancora oggi, limitarsi a quattro opinioni, per di più buttate lì con tale saccenteria da suscitare comprensibili reazioni anche nervose. Ma la mia è più che una reazione: è la ribellione a subire una distorsione della verità che proviene da un animo malato.
E qui inserisco un’altra osservazione. Tutti sanno come la penso in fatto di religione. Da anni sostengo che il cristianesimo non è una religione. Da anni metto in guardia dalla religione, una prigione che blocca la verità. Da anni lotto contro la struttura, in particolare contro la Chiesa quando si fa struttura. Da anni metto in dubbio anche i dogmi della Chiesa. Mi piacciono i dubbi quando servono per crescere, in ricerca della verità. Amo i teologi protestanti, i più dissidenti. Mi piacciono scrittori e filosofi fuori di ogni schema. Continuo? Ultimamente ho preso chiare posizioni sulla morale cattolica e sul fine-vita, non in linea con il Vaticano. Ho una forte simpatia per il marxismo. Sono di Sinistra estrema, quella evangelica. Odio il capitalismo e combatto ferocemente chi lo sostiene. Starei per dire che “odio” Berlusconi, dal momento che è difficile distinguere in lui l’errore dall’errante. Vorrei distruggere la Lega, buttando i leghisti fuori di chiesa. Continuo? Parlo di radicalità, in tutti i sensi. Una radicalità che parte, come credente, dal Cristo evangelico. Radicalità come essenzialità, come essere, come gratuità.
Amo dire la verità, anche a costo di tirarmi addosso le ire dei nemici e il disappunto dei cosiddetti amici. Più si proclama la verità, e più si è soli. Se volessi puntare a fare il leader, sceglierei la via della diplomazia. Ma non m’importa. Anzi, rifuggo dal protagonismo popolare. Forse amo il protagonismo del solitario.
Detto tutto questo, non è ridicolo sentirmi dire che sono bigotto, credulone, papista, baciapile, solo per il fatto che mi metto contro un becero anticlericalismo che si diverte a farsi osannare da una cricca di devoti che hanno sostituito il papa con un fantoccio di ben peggiore fattura?
Ho detto la mia sulla Sindone, e l’ho detta anche in modo forte (clicca sul testo evidenziato per leggere il precedente intervento), perché ho notato una veemenza anticlericale tale da sentirmi costretto a scegliere: se prima sopportavo, forse illuso dalla bontà della causa politica di Micromega, ora non più, perché metto in dubbio la stessa causa politica che, se mi accomuna sull’anti-berlusconismo, non mi convince sull’Ideale della Sinistra da contrapporvi. Una Sinistra, del resto, senza idee: sopravvive o vegeta, in attesa del messia. Ma il messia verrà quando si preparerà il campo con una grande cultura che non consiste nel nozionismo degli imbecilli intellettualoidi di sinistra di oggi, ma in quella Intellighentia di ampio respiro cosmico che ha dato origine a grandi movimenti di massa popolare.
Oggi il berlusconismo ha creato il vuoto anche nell’anti-berlusconismo. Non si costruisce una vera Sinistra sul vuoto, e il vuoto lo si vede appena si tolgono le apparenze di questa attuale sinistra, nelle mani di gente sbagliata, incapace di vedere al di là di pregiudizi religiosi che bloccano qualsiasi vero dialogo umano.
Da tempo affermo che i valori non sono né laicisti né religiosi. Sono valori, e basta. Le etichette fanno male alla verità. Togliamoci di dosso ogni pregiudizio ideologico e religioso. Apriamoci all’Umanità e all’Universo.
Tornando alla Sindone, non capisco tutto l’odio verso un lenzuolo che, ripeto, sta mettendo in crisi la scienza, per le sue peculiari caratteristiche. Perché non rispettare gli studi seri che si stanno facendo, senza entrare nelle solite sterili e stupide polemiche pro o contro la scienza, pro o contro la religione? Se posso, mi permetto di esprimere una sensazione: la Sindone non è solo un enigma che mi affascina, sono convinto che essa metterà a dura prova la scienza e, in particolare, l’imbecillità di quella massa di anticlericali ottusi che sono pronti a gridare all’oscurantismo e non si accorgono di essere più fondamentalisti dei forcaioli al tempo della grande Inquisizione cattolica.
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