Detassare di 100 euro pensioni e salari

Insieme alle Leghe e agli attivisti, quest’anno siamo chiamati a un lavoro assai improbo: spiegare ai pensionati che per il 2010 non vi sarà alcun aumento delle pensioni. E la prima volta che ciò accade in Italia dal dopoguerra (1948).
E previsto un incremento dello 0,7%, cioè quasi niente. Alcuni pensionati a gennaio avranno ricevuto un aumento. E’ meglio che non si facciano illusioni: si tratta di un acconto che l’Inps recupererà integralmente a luglio.
E’ vero che siamo in presenza di una situazione economica non favorevole, ma nulla giustifica una situazione che pone in gravi difficoltà
Milioni di persone sempre più vicine alla soglia della povertà dalla quale erano stati lontano grazie a un sistema di garanzie sociali e ad aumenti periodici legati al costo della vita.
Il Governo in carica nulla ha fatto per fermare questa deriva che ha effetti sui consumi, sulla qualità della vita, sulla possibilità di accedere a servizi socio-assistenziali sempre più privatizzati che impediscono a molti pensionati di poterne usufruire. Infatti le statistiche, non solo dell’Ires, (il centro studi della Cgil) segnalano che sono sempre di più i cittadini che risparmiano su cure e medicinali.
Tv e giornali, salvo qualche rarissima eccezione specialmente nei media locali, hanno diffuso con enfasi la notizia che oggi il tasso di inflazione non è stato mai così basso. Come trent’anni fa. La crisi economica è meno cattiva del previsto, anzi è in via di superamento. E vero? Non è assolutamente vero. Dobbiamo festeggiare? No, non c’è proprio nulla da festeggiare. Il basso tasso di inflazione è provocato dalla forte contrazione dei consumi perché la gente non ha soldi da spendere. Nel 2010 i disoccupati, specialmente quelli senza tutele, saranno maggiori di quelli già oggi registrati. E una crisi lunga, altro che in via di superamento! Social-card o altri bonus varati dal Governo in modo scriteriato non rispondono alle effettive esigenze e si disperdono in pochi euro mensili che non cambiano le condizioni di vita. La verità è che siamo sulla soglia della recessione ed è quanto mai urgente che le pensioni, i salari siano defiscalizzati mediamente di 100 euro al mese. Bisogna conquistare una tutela sociale a prescindere dal rapporto di lavoro. Un minimo economico per tutti i cittadini.
Questi, insieme ad altri, sono I provvedimenti che un Governo serio dovrebbe assumere, visto che non ha dato attuazione agli accordi che il Governo Prodi aveva sottoscritto con i sindacati proprio per non impoverire gli italiani. Berlusconi non aveva promesso la riduzione delle tasse? Ci racconta un sacco di balle anziché affrontare i problemi veri della gente. Siamo in presenza di una scientifica campagna di disinformazione mediatica che poco o nulla dice sulla reale condizione di tanti anziani, delle fasce deboli, delle pensioni sempre più inadeguate, dei tanti operai in Cassa Integrazione, dei precari lasciati a casa e senza speranza di trovare un’occupazione. È la rete delle famiglie, dei pensionati che per ora li protegge. Ma fino a quando la rete potrà tenere? Per un lungo periodo penso proprio di no. E una crisi trasversale: con 1.600.000 disoccupati (lo dice la Banca d’Italia), precari senza tutele, il Governo ha un bel dire che si sta occupando di tutti, intanto terziario, artigianato è industria flettono. Sul fronte della disoccupazione il prezzo maggiore lo stanno già pagando le donne soprattutto. Abbiamo il dovere di contrastare la disinformazione di spiegare le cose come stanno.

Sergio Pomari
Segretario generale Spi Lecco

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