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Visualizzazione dei post da dicembre 27, 2009

Le proposte dell'Associazione dei Costituzionalisti

Proponiamo per tutti coloro che sono interessati al tema che stiamo approfondendo, e ci auguriamo che siano in molti visto l'importanza dell'argomento, un contributo critico sulla riforma della nostra Magna Carta a cura dell'Aic, Associazione italiana dei Costituzionalisti, che annovera, fra gli altri, personaggi conosciuti quali Barbera, Bassanini, Onida, Zagrebelsky. Buona lettura a tutti. Le opposizioni di centrosinistra, tra le quali rimangono aperte differenze su assetti generali, convengono su una riforma istituzionale che: completi e migliori la riforma già effettuata del Titolo V; adegui la forma di governo alla volontà ripetutamente manifestata dai cittadini di esprimersi con il loro voto sulla scelta della maggioranza e del futuro Primo ministro ed eviti tuttavia di trasformare le elezioni in una delega totale ad un leader della sovranità degli stessi cittadini; rafforzi, in questo contesto, le garanzie di trasparenza, equilibrio politico-istituzionale e

La "bozza Violante" sulla riforma della Costituzione

Approvata dalla Commissione Affari costituzionali della Camera nella scorsa legislatura, la cosiddetta bozza Violante riguarda alcune importanti riforme istituzionali. È considerata anche dal Pdl una possibile base di discussione per una riforma costituzionale. Si tratta di un testo unificato di varie proposte di legge. Il testo stabilisce in particolare la riduzione del numero dei parlamentari, e la trasformazione del Senato in senato federale superando così il bicameralismo. Tranne alcune eccezioni, infatti, l'onere di approvare le leggi spetta solo alla Camera dei deputati. Il testo, di difficile lettura, è integrato dalla lunga e ricca relazione parlamentare.(27 novembre 2009) XV Legislatura - Ddl Camera 553 - Modificazione di articoli della parte seconda della Costituzione, concernenti forma del Governo, composizione e funzioni del Parlamento nonché limiti di età per l’elettorato attivo e passivo per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblic

La democrazia non è uno spettacolo per il pubblico

Siamo sicuri che Berlusconi voglia una Costituzione? E che si riconosca nel quadro di una democrazia costituzionale e rappresentativa e miri a rafforzarla? Si impone prudenza nel mettere mano ad una sana e robusta Costituzione in una fase critica, in un periodo di turbolenze e cambiamenti, quando questa costituisce un sicuro corrimano per la vita democratica del paese. E si impone prudenza ad avviare una fase costituente con un Parlamento prodotto da una legge elettorale imbarazzante per tutti ma, sembra, irrinunciabile. Per essere espliciti, voglio dichiarare che: non ho una visione statica della Carta costituzionale; sono consapevole del rapporto tra alcuni criteri di garanzia in essa contenuti e il sistema elettorale che dà vita alla maggioranza parlamentare e che è mutato (ma vorrei mutasse ancora); sono consapevole e partecipe del dibattito volto a modificare (modernizzare, secondo alcuni) la forma di governo e di Stato; sono consapevole del rapporto, a volte problema

Il 65° anniversario dell'eccidio di Valaperta

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Sabato 3 gennaio ricorre il 65° anniversario dell'eccidio di Valaperta, una della pagine più buie della storia locale. Alle 20.15 sarà celebrata la Messa commemorativa presso la chiesa della frazione di Casatenovo. A seguire si svolgerà una fiaccolata sino al cippo dei Caduti per la Resistenza, collocato nel punto esatto dove nel 1944 sono stati fucilati quattro partigiani per rappresaglia, un'azione che ha coinvolto anche la popolazione e i civili. Verranno deposte delle corone alla presenza del sindaco del paese Antonio Colombo e del rappresentane dell'Anpi provinciale, l'Associazione nazionale partigiani italiani. Giovedì 7 gennaio invece, alle 21:00 presso l'Auditorium di via Roma 2 a Lomagna, si svolgerà una serata dal titolo "La resistenza nel casatese ieri e oggi", con testimonianze e musiche. Sono momenti importante, visto anche quello che sta accadendo a livello nazionale, e pure molto suggestivi e toccanti. Un'occasione per fare memoria da

Un buon Natale e felice Anno Nuovo anche all'Italia

L’anno che verrà. Come sarà l’anno che verrà? Man mano che ci avviciniamo alle festività natalizie, con quell’atmosfera un poco magica che le circonda, il pensiero va all’anno che scopriamo trascorso, veloce come un lampo, e soprattutto all’anno che stiamo per iniziare, per tutti carico di attese e di speranze. Individualmente, credo che ciascuno si riprometta di migliorare la propria condizione, di realizzare dei progetti, di far tesoro delle esperienze maturate, di conseguire obiettivi e realizzare avanzamenti su piani diversi. E’un concentrato di pensieri che si estende naturalmente alle persone care, dalla sfera familiare a quella amicale, a quella sentimentale. Esiste un sentimento, potremmo chiederci, che proietta le speranze di un anno migliore oltre la sfera dello strettamente privato? E’ presente, in altre parole, un “sentimento pubblico”, che sinceramente confidi in un avanzamento del nostro Paese nell’anno che verrà? Credo vi siano molti motivi per dubitarne. Pe

E' tempo di cambiare

E’ tempo di cambiare. Questo e' il messaggio scelto dal partito democratico lombardo a sintetizzare il bisogno di un cambio alla guida di Regione Lombardia in vista della prossima scadenza elettorale del marzo 2010. Un cambio di politiche, per l’ambiente, i trasporti, la mobilità, le imprese, il lavoro, la disabilità, le famiglie, gli anziani e i giovani. Un messaggio rivolto dal Partito Democratico Lombardo a tutte le persone vogliono vivere questa stagione da protagonisti. Un cambio di guida e un cambio di marcia. Il bisogno di una marcia in più per una Regione che troppo spesso non è all’altezza della capacità competitiva della sua gente e della sua storia. Una marcia in più per rimettersi in carreggiata, al passo con le sfide dell’innovazione e con le nuove necessità dei cittadini. Un cambio di guida dopo tanti, troppi anni con le stesse persone al potere. "Un cambio di marcia verso il futuro che la candidatura di Penati incarna e rende possibile. Oggi più che